mercoledì 19 giugno 2013

Chiusura conto BancoPosta: niente paura!

Il caso. In merito alla chiusura del conto corrente BancoPosta di Poste Italiane, che da contratto risulta completamente gratuita, sul web si trovano testimonianze particolari. Alcune persone, infatti, raccontano su differenti forum che, dopo avere richiesto la chiusura del conto presso la propria filiale di riferimento, si sono trovate a sostenere spese non previste.
Come funziona la chiusura del conto BancoPosta. Scendiamo maggiormente nei dettagli. Poste Italiane, al momento della domanda di chiusura del conto, chiede all'utente di lasciarvi almeno 75 euro; da questa cifra, viene scalato il costo di gestione del conto corrente, relativo al periodo di effettivo utilizzo, oltre al valore di eventuali debiti (ad esempio, bollette). Il credito residuo è poi inviato all'ex intestatario del conto mediante assegno, generalmente, dopo due settimane di tempo dalla richiesta di chiusura.
Esperienze negative. Diversi internauti, però, raccontano di avere seguito la prassi appena descritta senza avere più ricevuto l'assegno promesso; fra questi, c'è chi afferma di avere lasciato sul conto più di 75 euro e chi l'assegno dice di attenderlo non da settimane, ma da mesi (per approfondire, leggi i seguenti forum: Adusbef, Adico).
La prova di Newvella. Newvella ha seguito le chiusure di due conti corrente Banco Posta, effettuate l'una presso una filiale di Poste Italiane del Nord d'Italia, l'altra presso una sede del Sud. E tutto si è svolto, in entrambi i casi, secondo quanto preannunciato presso gli sportelli di Poste Italiane. In meno di 20 giorni tutti e due gli ex intestatari del conto hanno ricevuto l'assegno, tramite raccomandata, con cui hanno potuto subito ritirare il credito residuo, al netto delle spese di gestione (nella fattispecie, pari a circa 18/19 euro per i 5/6 mesi in cui, nel corso dell'anno, il conto è stato attivo).