Una dieta iposodica, senza rinunciare al piacere del sale? Nasce "Essenziale"

In Italia il consumo medio di sale è di 10,8 g tra gli uomini e di 8,4 g tra le donne. Un po' eccessivo, considerando che l'Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms) ha indicato 5 g di sale, ossia 2000 mg di sodio, come la quantità massima giornaliera che gli adulti dovrebbero consumare.
Secondo l'Oms, entro il 2025, in Europa, il sale quotidianamente consumato andrebbe ridotto del 30%.

Il nuovo sale iposodico: "Essenziale".

“Vi sono solide evidenze che un eccessivo apporto di sodio, in particolare di cloruro di sodio, si associ con un aumento del rischio cardiovascolare – ha dichiarato Maria Letizia Petroni, medico nutrizionista clinico, professore associato nel settore Endocrinologia, Nefrologia, Scienze dell’alimentazione e del benessere –. Questo aumentato rischio è dovuto a vari fattori, il maggiore dei quali è quello dello sviluppo di ipertensione arteriosa. Anche se questo vale soprattutto per quel 40% della popolazione che è sensibile al sale per predisposizione genetica”.
Recentemente, è stato lanciato sul mercato “Essenziale”, un innovativo sale naturale che contiene il 50% in meno di sodio e percentuali significative di magnesio, potassio e calcio, rispetto al sale comune; prodotto da Gemma di Mare (Compagnia Italiana Sali) è stato presentato anche ad Expo 2015.
“Un sale naturale a basso tenore in sodio e di gusto gradevole, che si presta a tutti gli usi in cucina, rappresenta una vera e propria rivoluzione in campo nutrizionale – ha osservato Petroni – sia per la normale nutrizione umana che per la nutrizione clinica, cioè l’utilizzo in pazienti con ipertensione, cardiopatie, nefropatie lievi-moderate, osteoporosi e calcoli renali”.
Bruno Franceschini, direttore generale di Compagnia Italiana Sali (Cis), ha specificato: “Abbiamo impiegato quattro anni di ricerche per arrivare ad un sale marino naturale con il 50% in meno di sodio e che mantenesse intatti gusto e sapidità”.